PROPOSTA DI UN PROGRAMMA
NAZIONALE DI RICERCA SUL "FREEWARE"
SINTESI
Si propone di convogliare risorse economiche relativamente modeste
su quell'enorme patrimonio collettivo disponibile su Internet
che è il cosiddetto software "free".
Scopi di un progetto nazionale su quel tema potrebbero essere
l'acquisizione gratuita di programmi di ottima qualità,
con riduzione del deficit della bilancia commerciale di almeno
mille miliardi all'anno, l'utilizzazione nelle scuole di materiale
didattico di altissimo livello a costi molto contenuti, la creazione
di nuovi modelli di business per l'industria nazionale del software,
lo sviluppo a basso costo di programmi di alta qualità
per la pubblica amministrazione, la partecipazione a grandi progetti
internazionali rivolti anche alle esigenze dei paesi in via di
sviluppo, la coniugazione dei principi dell'economia con gli ideali
della solidarietà.
INTRODUZIONE
All'inizio dello scorso anno è stato presentato al Ministro
per l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica
una bozza per un programma nazionale di ricerca, o progetto finalizzato,
sul tema "Freeware".
Vi proponiamo qui un riassunto di quella proposta.
FINALITA'
Oggetto del progetto è il "freeware", il software
distribuito gratuitamente su Internet. Il "freeware"
comprende il "software free", talora anche chiamato
"open source", che oltre ad essere gratuito è
disponibile in forma sorgente, come sequenza delle istruzioni
scritte dal programmatore, e quindi è aperto a variazioni
o modifiche in funzione delle specifiche esigenze dell'applicazione.
È questo un enorme patrimonio di conoscenze, frutto di
una collaborazione spontanea degli istituti di ricerca e dei singoli
studiosi di tutto il mondo, che è rappresentato ormai da
oltre mille miliardi di caratteri scritti. Finalità del
progetto è la creazione degli strumenti tecnologici e organizzativi
necessari per la fruizione da parte delle imprese e della pubblica
amministrazione del patrimonio stesso, per il suo arricchimento
con contributi delle strutture pubbliche di ricerca e delle imprese
italiane e per la realizzazione di benefici economici e scientifici
per il Paese.
AREE DI ATTIVITA'
Importanti organizzazioni scientifiche si sono attribuite ruoli
di razionalizzazione del "freeware" e coordinamento
delle attività di sviluppo relative. Questo lavoro ha avuto
comunque una prevalente caratterizzazione scientifica e ha avuto
finalità industriali.
L'obiettivo centrale del progetto qui proposto è invece
rappresentato dalla sistematizzazione organica, a fini industriali,
comprensiva del lavoro di certificazione e di ampliamento, ove
necessario, del materiale disponibile. Il sogno è fare
dell'Italia la capitale mondiale del "freeware". Sette
aree di attività, concettualmente sequenziali ma praticamente
interallacciate, caratterizzeranno il lavoro da svolgere.
Nella prima area si produrrà un inventario dell'esistente,
insieme a una prima grossolana valutazione e classificazione.
Il risultato del lavoro sarà rappresentato da un sito pubblico,
o meglio da una rete di siti pubblici, dotati delle fondamentali
funzionalità della sicurezza, e soprattutto della mutua
autenticazione sito-visitatore con certificazione delle firme,
contenente le informazioni di sintesi di ogni frammento significativo
del freeware, insieme ai relativi puntatori in rete. L'informazione
testuale sarà scritta in inglese, italiano, francese e
tedesco.
La seconda area di attività avrà come obiettivi
centrali la valutazione e la certificazione dei singoli prodotti
o linee di prodotti da parte di strutture pubbliche di ricerca.
La valutazione sarà effettuata dal duplice punto scientifico-tecnico
e industriale-commerciale, con enfasi sulle implicazioni di progresso
scientifico, sulla rilevanza applicativa, sulla dimensione del
bacino d'utenza potenziale. In questa fase, si procederà
separatamente per linee applicative verticali, selezionate sulla
base dei criteri indicati e delle risorse disponibili.
La terza area di lavoro, strettamente interconnessa con la seconda,
sarà finalizzata alla produzione della documentazione e
della manualistica dei singoli moduli software certificati. Tale
documentazione dovrà riguardare sia gli aspetti delle funzionalità
e delle prestazioni offerte dai singoli prodotti, sia quelli dell'operatività
del codice sorgente. In altri termini, si dovrà consentire
all'utente non professionale di utilizzare senza troppe difficoltà
il programma applicativo, come ad esempio il sistema di videoscrittura,
e si dovrà mettere il professionista software nelle condizioni
di installare, correggere e modificare un sistema operativo o
un ambiente di sviluppo.
La documentazione tecnica potrà essere prodotta solo in
lingua inglese; quella funzionale dovrà essere scritta
almeno in italiano, inglese, francese e tedesco.
Il risultato di questa terza area di attività sarà
costituito da una serie di "compact disk", uno per ciascuna
linea di prodotti significativa.
La quarta area di attività, la più complessa e interessante
dal punto di vista scientifico, sarà volta a completare
le linee di prodotti disponibili con moduli nuovi, necessari per
completare vere e proprie "suite" di sistemi operativi,
strumenti e ambienti di sviluppo, sistemi per la gestione di basi
di dati, ambienti di rete, programmi applicativi per l'ufficio
o, al limite, per la gestione e il controllo di processi produttivi.
Ovviamente, non si potrà coprire tutto l'universo delle
aree applicative attualmente occupate dai molti programmi del
mercato, ma si dovranno operare scelte precise, che tengano conto
della rilevanza scientifica, della dimensione del bacino d'utenza,
della fattibilità economica. Cosí, pare opportuno
orientarsi prevalentemente al mondo del personal computer, in
considerazione della sua dimensione, e alle aree applicative delle
reti, dei "data base", dell'ufficio.
Eccezionalmente i sottosistemi attuati per l'integrazione di "freeware"
esistente e di moduli nuovi, sviluppati nell'ambito del progetto,
potranno prevedere anche un ruolo per prodotti disponibili sul
mercato purché di basso costo per l'utenza e a condizione
che i produttori coinvolti accettino l'integrazione del loro software
nei nuovi strumenti.
Questa quarta area di attività dovrà essere svolta
nel quadro dei grandi progetti internazionali del settore. Ciò
risponde al dovere morale di portare un contributo come sistema
paese a quell'enorme patrimonio di conoscenze a cui si intende
attingere. Anche il prof. Stallman, il ben noto fondatore della
"Free Software Foundation", ha manifestato spontaneamente
il suo desiderio di collaborare al progetto italiano. Tra le aree
più importanti in cui intervenire ci sono il G.N.U., il
sistema operativo "UNIX-like" del mondo free, e il progetto
messicano GNOME, finalizzato allo sviluppo di una "suite"
di prodotti per l'ufficio.
Una quinta area di attività sarà rivolta alla costruzione
di una linea di moduli per la scuola.
Giustamente il Forum ha posto l'accento sul problema dell'alfabetizzazione
informatica. Tuttavia, a mio giudizio, l'alfabetizzazione non
deve essere interpretata nel solo senso di insegnare l'uso del
computer e degli applicativi per l'ufficio, ma deve comprendere
l'insegnamento della programmazione e di strumenti non grafici
per l'uso del calcolatore. L'industria dell'informazione ha un'unica
materia prima, la cultura tecnico-scientifica nel settore, e questa
cultura si acquisisce prevalentemente sui banchi di scuola, il
più presto possibile.
Nell'ambito di questo capitolo del progetto si dovrà sviluppare
una "suite" di prodotti per la scuola, fisicamente costituiti
da "floppy-disk" o CD-ROM, contenenti programmi e documentazione
didattica. Essi dovranno essere ritagliati in funzione del livello
della scuola e dello hardware disponibile. Con il software libero,
a differenza di quanto avviene per il software proprietario, sarà
possibile utilizzare nelle scuole milioni di calcolatori, dismessi
dalle aziende o dalle pubbliche amministrazioni perché
obsoleti, senza alcun condizionamento del livello didattico.
Una sesta area di attività sarà dedicata allo sviluppo
di programmi per la Pubblica Amministrazione.
Ritengo che molte gare della Pubblica Amministrazione siano illegali,
perché ritagliate in funzione del prodotto X del produttore
Y (spesso esplicitamente indicato nel bando). Ciò comporta
spese inutili, il peggioramento della bilancia commerciale e la
perdita di opportunità per le poche industrie nazionali
del settore.
Nell'ambito di questo capitolo si potranno sviluppare prodotti
nuovi per il mercato internazionale, come ad esempio, ambienti
di cooperazione in rete e specifici applicativi per le singole
amministrazioni.
I prodotti per la P.A. devono essere liberi, per ragioni di trasparenza.
Come verificare, altrimenti, che all'interno non si nascondano
trappole per catturare dati personali e farne traffico illegale?
Infine, una settima area di attività riguarderà
la collaborazione con i paesi in via di sviluppo.
Un capitolo del bilancio potrà essere dedicato alla creazione
di una rete per la distribuzione di software libero verso i paesi
del terzo mondo e per l'instaurazione di rapporti di collaborazione
e formazione con questi.
Non si intendono ricercare solo utili di immagine, ma anche benefici
reali sia sul breve sia sul lungo periodo.
BENEFICI ATTESI
Almeno quattro ordini di benefici potranno essere ottenuti con
il progetto. In primo luogo, si potrà realizzare una significativa
riduzione dell'attuale forte squilibrio della bilancia commerciale
in materia di software, dell'ordine di almeno mille miliardi all'anno.
In secondo luogo, sarà possibile determinare la nascita
di nuovi modelli di business; dalla vendita di software free,
all'offerta di servizi, dallo sviluppo di applicativi basati su
software free al software proprietario.
In terzo luogo, si potrà migliorare la qualità e
la produttività dei servizi, ad esempio, nella Pubblica
Amministrazione.
Infine, il progetto favorirà lo sviluppo di una cultura
informatica avanzata nelle nuove generazioni, ad esempio, introducendo
ed utilizzando nelle scuole di ogni ordine e grado software liberamente
ispezionabile e modificabile dagli studenti. Una decisione in
tal senso è stata presa, nel dicembre 1998, dal Governo
del Messico ed è allo studio in diversi altri paesi.