Giovedì 17 Febbraio 2005 (ore 17.45)
 
 
IL BIG BANG, NUOVE DOMANDE
Materia ed energia verso l’istante zero
 
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Margherita Hack

Nata a Firenze, si è laureata in fisica nel 1945 con una tesi sperimentale svolta all’Osservatorio di Arcetri. Ha poi avuto numerose esperienze internazionali che ne hanno fatto una delle studiose di astronomia più note in Italia e nel mondo, anche grazie alla sua capacità di divulgare la scienza. Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, per decenni ha tenuto la cattedra di astronomia dell’Università di Trieste, dirigendo l’Osservatorio di quella città. È autrice di decine di libri di divulgazione dell’astronomia.

Per secoli l’uomo ha ritenuto l’universo eterno e sempre uguale a se stesso. Soltanto dal 1930 sappiamo che invece l’universo si espande, e quindi cambia in continuazione. Non solo: cambia anche chimicamente, perché dentro le stelle, e nelle esplosioni delle stelle più massicce (le supernove) vengono sintetizzati i nuclei degli elementi chimici più pesanti, del tutto assenti nell’universo primordiale. Questo quadro, delineato da astronomi come Hubble e fisici come Bethe, Hoyle e Fowler, è ora descritto in modo convincente dalla teoria del Big Bang. Il Big Bang, cioè l’inizio dell’espansione, risale a circa 14 miliardi di anni fa e la fisica delle particelle elementari ci permette di conoscerne gli sviluppi fino a una frazione di secondo dall’Istante Zero, mentre osservazioni della sua radiazione fossile ci portano a 400 mila anni dopo, quando incominciarono a formarsi le stelle e le galassie. Ma ora la scoperta dell’accelerazione del moto di espansione e di enormi quantità di materia e di energia oscure fa nascere nuovi problemi…