Nato nel 1945, Gérard Jugie è Direttore
di Ricerca presso il CNRS (Centro Nazionale della
Ricerca Scientifica francese). Il debutto della
sua carriera scientifica avviene a Tolosa in qualità
di chimico specializzato nel settore della chimica
di coordinazione e della spettroscopia della risonanza
magnetica. Laureato in chimica strutturale e fisica,
è autore di una cinquantina di pubblicazioni
su riviste internazionali. Presso il CNRS ha ricoperto
l’incarico di Responsabile di Servizio per
le Relazioni Industriali e di Delegato regionale.
Dal 1997 è Direttore dell’Istituto
Polare “Paul Emile Victor” con sede
a Brest ed è attualmente Presidente del
Consiglio Polare Europeo (EPB) della European
Science Foundation e Presidente del Consiglio
mondiale dei responsabili per i programmi antartici.
Da oltre un decennio Francia
e Italia hanno avviato una collaborazione molto stretta
in Antartide, che si è concretata nella costruzione
di una stazione permanente dedicata alla ricerca scientifica
in questo grande continente. La sua apertura è
prevista per la fine dell’inverno 2005: il progetto
è il risultato di un coordinamento molto stretto
in fatto di mezzi logistici e tecnologie al servizio dei
grandi progetti scientifici.
Perché sono importanti queste ricerche? In primo
luogo i dati ricavati dai ghiacci polari costituiscono
una macchina per tornare indietro nel tempo, ricostruendo
i climi del passato e permettendo di formulare ipotesi
sul quelli del futuro. Da un punto di vista più
generale queste ricerche spaziano su un ampio orizzonte
e sono per la maggior parte collegate direttamente con
grandi questioni sociali tra cui i cambiamenti climatici,
la diminuzione dello strato d’ozono o le correnti
oceaniche. La conferenza sarà corredata da immagini
che descrivono queste zone estreme e gli adattamenti necessari
per consentirvi la permanenza dell’uomo.