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Giovedì 13 Gennaio 2005 (ore
17.45) |
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LA FABBRICA DELLE PROTEINE
Un miliardo di anni, dai
batteri agli antibiotici |
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Stefano
Biffo
Si è laureato in biologia all'Università
di Torino nel 1987 (summa cum laude). Ha lavorato
negli Stati Uniti al Roche Institute of Molecular
Biology, NJ e successivamente all'Università
di Torino, dove si è occupato di ricerche
sul sistema olfattivo e la neurogenesi. Ha poi
lavorato al Max Planck di Martinsried in Germania
sui meccanismi molecolari che regolano la morte
neuronale.
Rientrato in Italia presso il San Raffaele di
Milano, ha deciso di lasciare la neurobiologia
e di convertirsi alla biologia cellulare e allo
studio dei fattori che regolano la crescita cellulare.
In questo ambito ha scoperto p27BBP, una proteina
necessaria per la vita di tutte le cellule. Si
tratta di un regolatore della crescita cellulare
e della sintesi delle proteine. Per la sua struttura
molecolare, p27BBP è un potenziale bersaglio
nelle patologie tumorali. Attualmente è
Professore associato alla Università del
Piemonte Orientale dove insegna Biologia Cellulare
e ha un laboratorio attivo presso il San Raffaele
che si occupa di definire i meccanismi molecolari
che controllano la sintesi proteica.
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Tutti abbiamo almeno una idea
di cosa sono e a cosa servono le proteine. Ma com’è
che vengono costruite all’interno della cellula?
La macchina è estremamente complessa e antica e
si chiama ribosoma, strutture molecolari gigantesche,
assemblate in un processo cellulare che richiede energia
e dove un minimo errore è fatale. I ribosomi sono
antichissimi: la loro struttura molecolare è (quasi)
invariata dai batteri all’uomo in un percorso evolutivo
durato un miliardo d’anni. Nonostante questo, grazie
allo studio accurato delle singole mattonelle che costruiscono
un ribosoma, è stato possibile definire differenze
molecolari tra i ribosomi delle cellule degli organismi
superiori ed i ribosomi delle cellule batteriche: questo
ci ha permesso di costruire degli antibiotici in grado
di bloccare le infezioni. Vedremo al microscopio un esempio
della loro azione. La ricerca dei meccanismi che regolano
l’assemblaggio e la funzione dei ribosomi continua,
con la speranza di definire nuovi punti dai quali costruire
strategie farmacologiche. |
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