Giovedì 20 Gennaio 2004 (ore 21.00)
 
 
IL TEMPO DELL’ANIMA IL nuovo "malE sottile"
Il delicato equilibrio del corpo e della mente
 
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Carlo Campagnoli

Da quasi quarant’anni si occupa di Ginecologia Endocrinologica all’Ospedale Sant’Anna di Torino. Ha insegnato Ginecologia Endocrinologia alla scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Torino a partire dal 1971. È direttore scientifico della Scuola post-universitaria di Ginecologia Endocrinologica della Fondazione Gonfalonieri-Ragonese di Milano dal 1988. Fa parte del consiglio e del comitato scientifico della Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte e dell’Associazione PR.A.TO (Prevenzione Anoressia Torino).

Senza rendercene conto cominciamo a perdere peso, magari perché abbiamo preso cattive abitudini alimentari, o per attività fisica eccessiva rispetto all’alimentazione, o ancora per la tensione emotiva. Questi fattori, variamente presenti e incrociati a seconda dei casi, nella donna in età fertile portano al blocco della funzione ovarica e alla scomparsa del flusso mestruale (amenorrea). Avviene spesso in caso di diete o di forte impegno ginnico-sportivo, e in modo precoce in caso di anoressia. La complicazione successiva è il deterioramento del tessuto osseo, che diventa fragile. Le conseguenze sono gravi: quando l’anoressia dura qualche anno, il tasso di frattura ossea è decisamente più alto rispetto a quello delle coetanee, fino ad arrivare al 40% in più della media quando si cronicizza. La perdita di tessuto osseo dovuto all’amenorrea da sottopeso può essere parzialmente frenata da terapie adeguate. Ma di gran lunga più importante è intervenire per tempo sulle cause, che spesso sono da ricercarsi nel difficile rapporto con la famiglia. È quanto si cerca di fare al Centro Amenorree di Torino.


Giovedì 5 Febbraio 2004: STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE