I pensieri dell'occhio
Martedì 24 Marzo 17:45 - Teatro Colosseo
In collaborazione con: Giulio Macchi (Rai-TV) e Brain & Perception Lab Bristol G.B.
Una delle convinzioni più radicate e, al tempo stesso, più fuorvianti, è quella che il mondo intorno a noi sia esattamente come lo vediamo. Ciò è senz’altro dovuto alla quotidianità del mondo stesso, la cui immagine ci accompagna in ogni istante della nostra vita, e in parte anche al fatto che gli oggetti che riempiono il mondo nella stragrande maggioranza dei casi funzionano in modo quasi perfettamente prevedibile. Un oggetto rosso, abbassando drasticamente la luminosità dell’ambiente in cui si trova, sembrerà cambiare colore, ma tornerà dello stesso rosso alle stesse condizioni di luminosità precedenti; un oggetto di forma circolare sembrerà sempre più ellittico se lo si farà ruotare lungo uno dei suoi diametri, ma ritornerà circolare non appena sarà di nuovo sul piano frontale. Si potrebbero ovviamente trovare centinaia di altri esempi simili, tutti accumunati da una caratteristica: l’implicita convinzione che gli oggetti così come essi appaiono alla mostra percezione cosciente, abbiano delle caratteristiche simili a quelle degli “oggetti” fisici.
Numerose esperienze hanno dimostrato he tale convinzione è non solo semplicistica, ma addirittura errata. Di particolare fascino sono le dimostrazioni che avvalendosi di effetti percettivi “anomali”, “illusivi”, mostrano quanta differenza possa intercorrere la “reale” natura fisica di certi oggetti (colore, forma, dimensione, movimento, ecc.) e la percezione degli stessi. Così vedremo nascere il colore da dischi rotanti in bianco e nero o vedremo oscillare una finestra che invece ruota. Si potrebbe quindi dire che l’occhio pensa, e mentre pensa qualche volta viene ingannato.