La voglia matta di droghe
I centri del desiderio e del piacere
Giovedì 23 Gennaio 17:45 - Teatro Colosseo
Che cosa hanno in comune il desiderio compulsivo per il cioccolato, i dolci o altri cibi e il "craving" (voglia matta) per l'eroina, la cocaina, la nicotina e l'alcol? Che cosa producono nel cervello stimoli differenti come il cibo, il sesso, le droghe d'abuso che giustifichi, quale loro comune denominatore, il piacere, il desiderio, la dipendenza? Una risposta a queste domande viene dalla osservazione degli effetti che gli stimoli gratificanti naturali (cibo e sesso) e quelli artificiali (droghe e alcol) hanno sul cervello e sul comportamento degli animali da esperimento. Questi ultimi infatti, ricercano e consumano non solo i piaceri naturali come il cibo, il sesso, la vittoria sul nemico, ma anche quelle stesse droghe che piacciono all'uomo e lo rendono dipendente. Recenti studi hanno dimostrato che le varie droghe, pur avendo effetti farmacologici e meccanismi d'azione diversi, hanno in comune la capacità di attivare la neurotrasmissione del sistema dopaminergico mesolimbico. Le droghe agiscono quindi su meccanismi neuronali antichissimi, presenti nel cervello molto prima dell'invenzione della siringa o della distillazione del vino. E sono strutture che controllano le risposte a stimoli naturali come il cibo e il sesso, fondamentali per la conservazione dell'individuo e della specie.