Gli anni del sonno
Indagine sull’altra faccia della nostra vita e le sue architetture virtuali
Giovedì 12 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo
Venti anni della vita passano lasciando solo vaghe sensazioni e ricordi. Sono “gli anni del sonno”, e occupano un terzo del nostro tempo. Il sonno è spesso definito come uno stato di quiescenza e riposo della mente e del corpo. Non è così: recenti studi hanno dimostrato che numerose cellule cerebrali aumentano la loro attività durante il sonno. In particolare questo fenomeno è più evidente durante la fase REM (Rapid Eye Movements) caratterizzata da rapidi movimenti oculari. è ormai chiaro che una discreta attività mentale è presente in tutte le fasi del sonno e si manifesta sia come sogno, sia come attività di riorganizzazione di informazioni, per esempio sotto forma di memoria, sia come attività vigilante sull’ambiente esterno. Infatti si è constatato come informazioni aventi carattere “affettivo” trovino una via privilegiata nella nostra coscienza anche durante il sonno. In altre parole durante la notte un dialogo peculiare si sviluppa tra certe aree del cervello producendo un mondo virtuale in cui emozioni passate e emozioni presenti imprigionano la nostra coscienza svuotata di memoria e di volere.