Combinazione vitale
Allungamento della vita e lotta ai tumori
Giovedì 18 Novembre 17:45 - Teatro Colosseo
Pelicci e il suo gruppo hanno scoperto sorprendenti connessioni fra i geni che ci difendono dai tumori e quelli che ci fanno invecchiare dimostrando che l’attività del gene che controlla la durata della vita è collegata a quella del gene che ci protegge dal cancro. Le nostre cellule producono sostanze ossidanti (i radicali liberi), come conseguenza della respirazione cellulare, il meccanismo con cui produciamo energia. I radicali liberi danneggiano proteine e DNA, causando malfunzionamento cellulare o, se prodotte in eccesso, la morte della cellula. Con l’andare del tempo questi fenomeni causano un deterioramento dei nostri tessuti che ci fa invecchiare o causa malattie degenerative (aterosclerosi, malattie vascolari, Alzheimer etc.). Quando una cellula è sottoposta ad uno stress ossidante, il gene anticancro P53 invia un segnale a P66 (gene che ci fa invecchiare), istruendolo a produrre altre sostanze ossidanti, talvolta fino a far morire la cellula.
P53 ha quindi due funzioni: quella di proteggerci dai tumori e quella di provocare l’invecchiamento (tramite P66). Questo ha importanti implicazioni per la lotta all’invecchiamento (l’eliminazione di P66 allunga la vita) e per la lotta ai tumori (con l’attivazione di P66 e la produzione di ossidanti per uccidere la cellula neoplastica). Ma perché abbiamo geni che aumentano il danno cellulare e ci fanno invecchiare più rapidamente? L’invecchiamento è forse il prezzo che paghiamo per difenderci dai tumori? Oppure il danno al DNA è indispensabile all’evoluzione della nostra specie?