Allarme doping
Dai grandi campioni alla palestra sotto casa, è ora di riscoprire lo sport pulito
Giovedì 19 Gennaio 17:45 -
La competizione dovrebbe insegnare i valori della vittoria e della sconfitta che, come scrisse Kipling, “sono due impostori che vanno trattati nello stesso modo”. Purtroppo l’atleta del nostro tempo è sempre più ossessionato dalla prestazione. Una situazione già di per sé abnorme che si accentua quando la pressione dei media e degli sponsor irrompe violenta nel modo sportivo. A ciò si aggiunge la considerazione che viviamo in una società che sempre più spesso spera di trovare nei farmaci la risposta facile e immediata ad ogni problema. A causa di questi meccanismi sociali, nel campo sportivo l’aiuto farmacologico ha minato il concetto di competizione leale e probabilmente anche la salute stessa degli atleti. La lotta al doping acquista così un significato sociale e culturale, in quanto non solo promuove il principio di competizione leale e tutela la salute degli atleti, ma insegna a tutti noi che l’assunzione di un qualsiasi farmaco o di una qualsiasi sostanza chimica è un atto che può avere conseguenze molto gravi per la salute.