Energia nucleare: opzione futuro?
L’atomo rivisitato senza occhiali ideologici
Giovedì 05 Marzo 17:45 - Teatro Colosseo
Entro fine secolo gli abitanti della Terra aumenteranno dagli attuali 6,7 a oltre 10 miliardi di individui e sempre più servirà energia. Di fronte a questo problema Mathis fa un ragionamento e una proposta che non mancheranno di far discutere. Le fonti rinnovabili, apparentemente promettenti, in realtà risultano le opzioni energetiche col massimo impatto sul territorio. Nessuna di queste energie (a parte forse alcune soluzioni per l'idroelettrica) soddisfa, infatti, le due "leggi" che hanno regolato lo sviluppo delle tecnologie energetiche nel corso dell'era industriale: 1) una crescente "densità di potenza" nei generatori; 2) la "legge di scala" per cui un impianto di taglia quattro volte più grande costa soltanto il doppio, e quindi il costo del kWh, per la parte riguardante l’investimento, si dimezza. Non restano quindi che due opzioni realistiche: impianti termoelettrici a zero emissioni e/o impianti nucleari. La fissione di 1 kg di 235U produce una quantità di energia pari a quella fornita dalla combustione di 3000 tonnellate di carbone, senza emettere anidride carbonica. Sarà il “nuovo nucleare” a risolvere la crisi energetica e ambientale?