Le due eredità
Geni e cultura nella ricerca italiana
Giovedì 01 Dicembre 17:45 - Teatro Colosseo
L’evoluzione avviene grazie a mutazioni genetiche casuali che tendono a tramandarsi quando sono favorevoli. I suoi tempi, quindi, sono lunghi: si misurano in milioni di anni. L’evoluzione culturale – tipica dell’uomo ma presente in forma embrionale anche in altre specie – invece è rapida: nel mondo moderno i suoi contributi si accumulano di generazione in generazione. Già Buzzati-Traverso intese la genetica umana come una disciplina che richiede competenze di biologia trasversali alle scienze umane: una visione tanto più attuale ora che genetica e cultura interagiscono direttamente. In collaborazione con Alberto Piazza, all’Università di Stanford (Usa), Luigi Luca Cavalli-Sforza ha svolto un ruolo di primo piano a livello mondiale nella ricerca sulle popolazioni umane con gli strumenti della genetica e della cultura. Questa esperienza è confluita nei 12 volumi della Utet “La cultura italiana”, opera diretta dallo stesso Cavalli-Sforza, mentre Piazza con il sostegno della Compagnia di San Paolo ha realizzato il centro di ricerca HuGeF, Human Genetics Foundation, inaugurato a Torino alla vigilia dei 150 anni dall’unità d’Italia. In dialogo con Piero Bianucci e affiancati da due giovani ricercatori HuGeF, Cavalli-Sforza e Piazza, ricostruiranno il percorso di questi studi nel nostro paese.