Storia e destino della √2
Da Pitagora a Bach il racconto straordinario di un numero tanto irrazionale quanto affascinante
Giovedì 15 Dicembre 17:45 - Teatro Colosseo
In collaborazione con l’Associazione Mathesis Subalpina
Prima della conferenza: conferimento del Premio Peano dell’Associazione Subalpina Mathesis a Benoît Rittaud per il Libro “La favolosa storia della radice quadrata di due” (Bollati Boringhieri 2010) e per la sezione giovani a Mariano Tomatis per il libro “La magia dei numeri” (Kowalski 2010).
Nel mondo dei numeri si incontrano perle straordinarie, come il famoso Pi greco. La radice quadrata di 2 è un altro di questi numeri eccezionali. Semplice da definire e da disegnare (è la diagonale di qualsiasi quadrato), possiede una quantità insospettabile di legami con vari campi della cultura, tale da farne qualcosa che va ben al di là della matematica: in questo numero si nasconde il cuore più segreto, romanzesco e inquietante del puro pensiero. Protagonista assoluta, la radice quadrata di 2, fu il primo numero irrazionale a essere riconosciuto come tale. Irrazionale perché la ricerca del suo valore numerico dà luogo a un risultato con infinite cifre decimali in successione priva di apparente regolarità, tanto che ancora oggi i matematici non sono riusciti a stabilire se la loro sequenza abbia o no caratteristiche del tutto casuali. La scoperta dell'irrazionalità della radice di 2, già attribuita alla scuola pitagorica, fu tutt'altro che indolore: per la mentalità greca rappresentò un autentico scandalo logico che secondo la leggenda procurò l’ira divina al suo scopritore. Ma questo è solo l’inizio: ritroveremo la radice di 2 persino nella musica di Bach, nella fotografia e... nel formato della carta. Prima della conferenza Rittaud riceverà il prestigioso Premio Peano per la divulgazione della matematica.