Silenzio, parlano i neutrini
Esplorare l’Universo osservando i neutrini nei laboratori sotterranei del Gran Sasso
Giovedì 09 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo
Oggi tutti conoscono i Laboratori del Gran Sasso per la controversa vicenda dei neutrini apparentemente più veloci della luce, ma questa struttura dell’INFN, Istituto nazionale di fisica nucleare, da molti anni è nota per essere unica al mondo grazie ai 1400 metri di roccia che sovrastano le enormi stanze dove sono ospitati giganteschi esperimenti di fisica delle particelle. La schermatura assicurata dalla roccia rende infatti possibile rivelare segnali deboli o rari provenienti dal cosmo o dagli acceleratori di particelle del CERN di Ginevra. Qui, circa 900 scienziati provenienti da tutto il mondo cercano con i loro esperimenti di capire l’intima natura dei neutrini, di svelare il mistero della materia oscura dell’universo e di trovare la spiegazione dell’assenza dell’antimateria nel cosmo. In particolare, i neutrini che ci arrivano dallo spazio sono messaggeri molto importanti per la comprensione del funzionamento delle stelle e dell’evoluzione dell’Universo. La rivelazione dei neutrini provenienti dalla SN1987A ha inaugurato questo nuovo modo di osservare il cielo. Il Laboratorio del Gran Sasso ospita attualmente una ventina di esperimenti, tutti organizzati da collaborazioni internazionali. E’ paradossale, ma proprio nelle viscere di una montagna il cielo ci parla dei suoi misteri con particelle quasi inafferrabili. Ma si catturano anche neutrini terrestri forniscono informazioni sulla struttura interna del nostro pianeta.