A ognuno il suo farmaco
Il racconto di un Nobel sugli sviluppi della ricerca sui farmaci nel XXI secolo: speranze e problemi
Giovedì 16 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo
Farmaci come la penicillina sono stati scoperti per caso da ricercatori incuriositi da fenomeni "strani" (serendipity), o sono nati da principi attivi contenuti in note piante medicinali. Altri farmaci, come le statine anti-colesterolo, sono stati scoperti con le tecnologie più avanzate, come lo screening mirato di grandi librerie chimiche. In questi casi, i meccanismi d’azione del farmaco erano sconosciuti e solo più tardi sono stati svelati. Basilare è stato capire come pazienti con malattie in apparenza simili nella diagnosi rispondono in modo diverso alle cure, e l’andamento della malattia è diverso per ogni paziente. Oggi il cancro al seno o alla prostata sono suddivisi in sottoclassi secondo le loro caratteristiche molecolari. Da un approccio al trattamento di queste malattie uguale per tutti si va verso una "medicina su misura" adatta al profilo molecolare/mutazionale del paziente.
La comprensione del meccanismo condurrà allo sviluppo di nuovi farmaci, l’immediato futuro sarà caratterizzato dallo sviluppo di tecnologie rapide e non costose per decifrare ed elaborare genomi individuali (poche ore, circa 700 €). È quindi necessario un cambiamento nella ricerca sui farmaci e nella formazione dei medici. Si deve puntare sull’interdisciplinarietà che rimpiazzerà l’approccio medico tradizionale, sapendo che ci saranno molti problemi etici legati alla tutela dei dati genetici personali.