LA SCIENZA CAMBIATA DALLE MACCHINE

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LA SCIENZA CAMBIATA DALLE MACCHINE

Macchine che decidono, dimostrano, scoprono

Giovedì 20 Gennaio 17:45 - Diretta streaming

Modera l’incontro Gianluca Dotti

Un gesto diventato naturale: per raggiungere un punto della città, prendiamo in mano il telefono e chiediamo all’assistente vocale di indicarci la strada più breve. Il programma riconosce la nostra voce, interpreta la richiesta ed esegue. Ogni giorno, algoritmi sempre più sofisticati rendono immediate le nostre interazioni con le macchine, che però al momento svolgono essenzialmente compiti complessi ma ripetitivi, e non sono certo capaci di pensare.


Prima di fare una macchina che pensa, dobbiamo fare una macchina che sa dare un senso agli “stimoli” che riceve (input/dati esterni) e che impara da essi. Naturale per un umano (o altro animale) mentre è estremamente difficile per un computer tradizionale!


Ma negli ultimi anni si sono fatti strada programmi in grado di apprendere dai dati e di raggiungere prestazioni inaspettate: ad esempio riescono a processare il linguaggio (scrivere, tradurre), a sviluppare strategie nei giochi, a prevedere la forma delle proteine fino a diventare di grande aiuto nella dimostrazione di teoremi matematici. È ragionevole pensare che ciò avrà conseguenze non solo sulla vita quotidiana, ma anche sul modo di fare scienza, forse sull’idea stessa di scienza. Con quali implicazioni tecnologiche, epistemiche ed etiche? Cercheremo risposte nel dialogo tra un fisico esperto di intelligenza artificiale e machine learning e un filosofo della scienza.

Vincenzo Crupi

Vincenzo Crupi

dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione - Università di Torino

Vincenzo Crupi è professore di Logica e Filosofia della Scienza all’Università di Torino. Ha studiato e lavorato in diverse sedi in Italia e all’estero, fra cui Londra, Marsiglia, Venezia e Monaco di Baviera. Ha diretto per molti anni il Centro Interdipartimentale di Logica, Linguaggio e Cognizione dell’Università di Torino. La razionalità umana, le sue forme e i suoi limiti rientrano fra i temi centrali della sua attività di ricerca, spesso condotta in contesti interdisciplinari, soprattutto in collaborazione con psicologi sperimentali e medici.

Riccardo Zecchina

Riccardo Zecchina

dipartimento di Computing Sciences - Università Bocconi, Milano

Riccardo Zecchina è professore di Fisica Teorica presso il Dipartimento di Computing Sciences dell'Università Bocconi di Milano. Ha conseguito il dottorato in Fisica presso l'Università di Torino e ha collaborato con Tullio Regge. In seguito è stato Research Scientist presso l’International Centre for Theoretical Physics e professore ordinario di Fisica Teorica al Politecnico di Torino. È stato più volte visiting scientist presso Microsoft Research (a Redmond e Cambridge MA) e il Laboratorio di Fisica Teorica e Modelli Statistici (LPTMS) dell'Università di Paris-Sud. I suoi attuali interessi di ricerca riguardano l'interfaccia tra fisica statistica, informatica e machine learning. Nel 2016 ha ricevuto (con M. Mezard e G. Parisi) il Lars Onsager Prize della American Physical Society. Attualmente, è direttore di ricerca dello European Laboratory for Learning and Intelligent Systems e dirige il corso di laurea “Mathematical and Computing Sciences for Artificial Intelligence” all'Università Bocconi.