A tuo nome

Identificare i morti per pensare ai vivi

Giovedì 25 Gennaio 17:45 - Polo del '900

Modera Gianluca Dotti, giornalista e divulgatore scientifico

La missione di Cristina Cattaneo non è solo contribuire a risolvere casi criminali, ma anche fornire risposte e conforto a chi resta, aiutando ad affrontare il dolore della perdita. La capacità di attribuire un nome ai defunti, anche se scomparsi da tempo, è un atto di giustizia, umanità e rispetto. Ne è un esempio il lavoro complesso e certosino che ha portato Cristina Cattaneo e il team del LABANOF a identificare i resti dei migranti vittime dei naufragi del 2013 e 2015. Le più avanzate tecniche scientifiche applicate a quanto di più “umano” ci possa essere – il nostro corpo mortale – sono un esempio di quanto la ricerca, nel fare emergere la verità, possa essere una forza positiva.

Cristina Cattaneo

Cristina Cattaneo

Università di Milano, direttore del LABANOF, Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, presso la stessa università

Medico e antropologo, è professore ordinario di Medicina Legale all’Università degli Studi di Milano e direttore del LABANOF, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense presso la stessa università. Nel 2017 le è stato conferito il titolo di Commendatore della Repubblica italiana per il lavoro svolto nell’identificazione dei migranti morti in mare. È autrice di numerosi libri divulgativi, tra cui Crimini e farfalle. Misteri svelati dalle scienze naturali (con M. Maldarella, Cortina, 2006), Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo (Cortina, 2018, vincitore del premio Galileo 2019 e tradotto in numerose lingue), Corpi, scheletri e delitti (Cortina, 2019).