L’attimo fuggente: la nascita dell’universo
Giovedì 21 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo
Cercare di capire l’universo in cui viviamo, ricostruirne la storia e prevederne l’evoluzione futura è forse una delle prime domande che l’uomo si è posto fin dagli albori della civiltà: Tuttavia dare una risposta a questa domanda non è facile, anzi la cosmologia è un problema molto complesso, che richiede l’uso di metodologie diverse, tipiche dei diversi rami della fisica. E’ naturale che si debba far ricorso in primo luogo, ai metodi astrofisici e astronomici, ma questi non sono sufficienti per poter interpretare tutti i diversi fenomeni che si sono verificati nel corso dell’universo. E’ invece necessario ricorrere, di volta in volta, ai metodi tipici della fisica atomica, della fisica nucleare, della fisica delle particelle elementari, insieme a considerazioni di relatività generale e di meccanica quantistica. In altre parole, lo studio dell’universo nel suo complesso richiede di utilizzare i risultati ottenuti dalla fisica moderna nei suoi vari campi di studio. In seguito a questi risultati, le nostre conoscenze cosmologiche attuali sono molto migliorate rispetto a quelle di alcuni anni fa, ma rimangono incomplete. E’ infatti possibile studiare fenomeni e processi che avvenivano in modo naturale in tempi molto lontani, ma ancora non sappiamo come l’universo abbia avuto origine (se origine ha avuto), né e il nostro universo sia unico oppure altri universi possano esistere. Il Big Bang è molto più noto, ma l’attimo iniziale resta ancora sfuggente.