La fabbrica delle proteine
Giovedì 25 Febbraio 17:45 - Teatro Colosseo
Nella fabbrica delle proteine, i progetti sono contenuti nel DNA, trascritti in RNA e tradotti in una sequenza di aminoacidi bidimensionale, generalmente priva di attività biologiche, che viene poi ripiegata ed assemblata in una proteina matura. Un efficace sistema di “controllo qualità” verifica costantemente che le proteine prodotte siano conformi alle istruzioni. I meccanismi adoperati a questo scopo sono antichissimi, e comuni a tutti gli organi viventi. Il loro funzionamento verrà delineato usando come esempio i fenomeni di comunicazione tra cellule, dove il linguaggio usato si basa su recettori e “ligandi” fra loro complementari. Un certo ligando sarò in grado di eccitare solo le cellule che dispongono dello specifico recettore. Grazie ai meccanismi di controllo qualità, la cellula si accerta che i messaggi inviati e ricevuti siano precisi e non ambigui, evitando di fare gaffes o di essere fraintesa. Alcune proteine di antichissima origine, le chaperonine, svolgono il duplice compito di facilitare la maturazione e prevenire il trasporto di ligandi e recettori non conformi, e quindi l’invio o la ricezione di messaggi errati. L’accoppiamento di sintesi, trasporto e controllo qualità ricalca la struttura della catena di montaggio di un’automobile. La principale differenza sembra la maggiore cura con cui le cellule operano il controllo qualità.