Com’è calda la superconduttività
Giovedì 10 Marzo 17:45 - Teatro Colosseo
Fu Kamerlingh Onnes, nel 1911, a scoprire il fenomeno della superconduttività: a bassissima temperatura, in vicinanza dello zero assoluto (273 gradi centigradi sotto lo zero), molti materiali perdono del tutto la resistenza elettrica, per cui in essi una corrente può scorrere virtualmente all’infinito senza dispersione di energia. Nessun materiale, però, manteneva la superconduttività a temperature superiori a quelle dell’elio liquido, una “materia prima” costosa e difficile da ottenere. Poi, nel febbraio 1987, un fisico svizzero, Karl Alex Mueller, e un collega tedesco, Johannes Bednorz, studiando dei composti ceramici, scoprirono materiali che si comportano da superconduttori anche a temperatura piuttosto elevata, intorno a 77 gradi Kelvin (-196°C), ottenibili economicamente con l’azoto liquido. Esperimenti successivi hanno portato a materiali superconduttori a temperature ancora più elevate quasi a quella del ghiaccio secco (163 gradi Kelvin cioè 110 gradi sottozero). Il fenomeno non è spiegato teoricamente, ma apre la via a eccezionali applicazioni pratiche in medicina, nei trasporti, nell’accumulo di energia. Manuel Cardona, premio Italgas 1993, ci racconterà questa affascinante avventura scientifica anche con alcuni esperimenti in diretta.