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Giovedì 19 Febbraio 2004 (ore 17.45) |
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LA NUOVA IPNOSI
Tra suggestione e condizione naturale, uno straordinario metodo terapeutico |
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Camillo Loriedo
Psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria all’Università di Roma “La Sapienza”. Direttore dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale, Direttore scientifico della Collana Pratica Clinica e della Collana Psicoterapia della Famiglia della Editrice Franco Angeli. Direttore Responsabile della Rivista di Psicoterapia Relazionale. Ha ricevuto il Milton H. Erikson Lifetime Achievment Award for oustanding contribution to the field of psychotherapy. Presidente della Società Italiana di Ipnosi, membro del Board of Directors della Milton H. Erikson Foundation. Autore di 18 volumi e di oltre 230 articoli, dedicati soprattutto alla psichiatria, alla psicoterapia relazionale e alla psicoterapia breve ericksoniana. |
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L’ipnosi del passato che faceva affidamento su concezioni mistiche e sulla suggestione, era un’ipnosi artificiale ed essenzialmente soprannaturale. L’ipnosi di oggi tende invece ad affermarsi come una condizione naturale molto diffusa e non sempre distinguibile, per un osservatore non addestrato, dallo stato di veglia. Una condizione che può presentarsi spontaneamente e ripetutamente nell’arco della giornata, sotto forma di common everyday trance. La nuova ipnosi, con questa concezione naturalistica dello stato di trance, non propone più l’ipnotista come figura autoritaria e carismatica e non attribuisce al soggetto un ruolo passivo e sottomesso, considerandolo, invece, protagonista attivo della terapia. La trance è una esperienza relazionale, naturale e fisiologica, quotidiana piuttosto che straordinaria, che può mobilitare capacità e risorse che prima sembravano inaccessibili. Un approccio che ha perso quindi completamente ogni parvenza di manipolazione, senza perdere la propria efficacia e, al contrario, allargando notevolmente il suo campo di applicazione. |
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