|
Giovedì 22 Gennaio 2004 (ore 17.45) |
|
|
|
IL TEMPO DELL’ANIMA
Un viaggio nel tempo della fisica, biologia e psicologia per capire la memoria e la coscienza |
|
|
|
|
|
Edoardo Boncinelli
è Direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (Sissa); è inoltre Professore di Biologia e Genetica all’Università Vita-Salute e Direttore di ricerca CNR presso l’Istituto di Farmacologia Molecolare e Cellulare del CNR di Milano.
Fisico di formazione, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell’uomo. è membro dell’Accademia Europea e dell’EMBO, l’Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare. È stato a capo del Laboratorio di Biologia Molecolare dello Sviluppo all’Istituto Scientifico H. San Raffaele.
Gli attuali studi vanno dalla primissima determinazione dell’asse corporeo alla strutturazione della corteccia cerebrale. I suoi interessi culturali si vanno spostando verso le neuroscienze e l’indagine delle funzioni mentali superiori. |
|
Quello del tempo è uno dei temi più affascinanti e ardui che l’uomo abbia mai dovuto affrontare. Il tempo è ciclico o è lineare? è un contenitore o una successione di contenuti? Come si rapporta con lo spazio e con la memoria? Potrebbe esistere anche senza la memoria? Com’è che io so di essere quello di ieri? Qual è il rapporto fra il tempo e la consapevolezza del suo scorrere? Esiste il tempo della fisica, il tempo della biologia e il tempo della psicologia o, se vogliamo passare dalle metodologie ai contenuti, il tempo delle cose, il tempo della vita e il tempo dell’anima. Per quanto concerne quest’ultimo, fino a qualche tempo fa avevamo soltanto le riflessioni dei filosofi e le esplorazioni interiori dei poeti. Da qualche tempo anche la scienza ha cercato di comprendere qualcosa della nostra percezione del tempo e del suo scorrere, prima con le misurazioni psicofisiche dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento e poi con le scienze cognitive di oggi. Il quadro che ne emerge è molto interessante e si intreccia, non sorprendentemente, con i temi della coscienza e della memoria. |
|
|
|
|