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Mario
Livio
L’astrofisico Mario Livio lavora presso
lo Space Telescope Science Institute (STScI),
l’istituto che segue il programma scientifico
del telescopio spaziale Hubble. Conseguito il
dottorato in astrofisica teorica all’Università
di Tel Aviv in Israele, è stato professore
al Dipartimento di Fisica del Technion-Israel
Institute of technology dal 1981 al 1991, anno
in cui ha iniziato a lavorare presso lo STScI.
È autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche
e ha ricevuto numerosi premi per la sua attività
di ricercatore e di insegnante. I suoi interessi
vanno dalla cosmologia alla presenza di forme
di vita intelligenti nell’Universo. Gran
parte della sua attività di ricerca ha
contribuito ad accrescere la conoscenza di base
su stelle di neutroni, nane bianche e buchi neri:
negli ultimi cinque anni le sue ricerche si sono
concentrate sulle esplosioni di supernovae, utili
per determinare il tasso di espansione dell’universo,
e sull’”energia oscura”, causa
dell’accelerazione dell’espansione
cosmica. Divulgatore appassionato – è
autore di libri divulgativi, tra cui, tradotto
in italiano, “La sezione aurea - Storia
di un numero e di un mistero che dura da tremila
anni”. Ha tenuto conferenze per la Smithsonian
Institution di Washington D.C., musei e planetari
americani ed europei. |
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Che
cosa hanno in comune la disposizione dei petali di rosa
e dei semi nelle mele, la forma a spirale di alcune
conchiglie, gli ammassi di galassie, un quadro come
il "Sacramento dell'Ultima Cena" di Salvador
Dalì, i progetti di Le Corbusier (e magari il
Partenone o la grande piramide di Giza), e la 'successione
di Fibonacci' (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55...,
in cui ogni numero è la somma dei due che lo
precedono)? Per quanto strano possa sembrare, in queste
realtà così disparate si nasconde (o è
stato cercato) un numero particolare, una proporzione
geometrica scoperta dai pitagorici, definita da Euclide,
chiamata - in un trattato di Luca Pacioli illustrato
da Leonardo - 'divina proporzione' e in seguito nell'Ottocento,
'sezione aurea'. Questo numero, indicato con la lettera
greca phi, è 1,6180... E' un numero irrazionale,
cioè non si può esprimere con una frazione
e ha infinite cifre decimali prive di sequenze ripetitive.
Deriva dalla geometria (è un modo di dividere
un segmento in due parti) ma tende a mostrarsi nei luoghi
più impensati, e ha affascinato matematici, artisti,
musicisti, storici, architetti, psicologi, perfino mistici.
C’è chi lo considera simbolo dell'armonia
dell'universo: un universo progettato da un dio matematico.
Ha detto Albert Einstein: "Quella del mistero è
la più straordinaria esperienza che ci sia dato
di vivere. E' l'emozione fondamentale situata al centro
della vera arte e della vera scienza". Mario Livio
ce ne parlerà partendo dalla “divina proporzione”.
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